Dog4Children

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SEZIONE DEDICATA AI BAMBINI

Uno strumento

che ha l’obiettivo di essere di supporto alle famiglie nella gestione delle più frequenti dinamiche vissute quotidianamente, proponendo gli animali come esempio.

Un connubio perfetto, quello tra bambini e animali che da sempre sono per loro fonte di ispirazione, sostegno per lo sviluppo emotivo, fonte di gioia ed esempio nell’apprendimento.


Lo sa bene chi si è avvicinato agli interventi assistiti con gli animali ma anche chi ha semplicemente la fortuna di godere quotidianamente della loro compagnia.

Maria Montessori parlava ai bambini dell’interconnessione della vita sulla Terra e dell’educazione alla pace, guidando i bambini in un’educazione cosmica, uno dei perni della quale è il prendersi cura di altri esseri viventi.


Questo permette all’individuo in crescita e quindi al bambino di sviluppare empatia, senso di responsabilità e apprezzamento di un mondo pacifico.

La relazione con gli animali facilita infatti i bambini a conoscere ed esprimere stati d’animo e sentimenti, accompagnandoli in una comunicazione ed espressione che va oltre le parole.

Le modalità di comunicazione degli animali includono infatti molte più espressioni non verbali che attirano l’attenzione del bambino e lo rendono sensibile alle emozioni dell’animale, arricchendo il bambino anche nella capacità di lettura degli stati emotivi propri e di chi gli sta accanto nel suo universo affettivo.

“ LE CURE PREMUROSE VERSO GLI ESSERI VIVENTI SONO LA SODDISFAZIONE DI UNO DEGLI ISTINTI PIU’ VIVI DELL’ANIMA INFANTILE “


da La Scoperta del Bambino, 2017, M.Montessori


Viviana Cialoni
Dog4life Onlus


GLI ANIMALI COME FONTE DI ISPIRAZIONE

L'ATTESA

Attraverso l’educazione cosmica che prevede la considerazione di vite diverse dalla propria, di cui è madre Maria Montessori, il bambino è guidato ad una visione più ampia del sé. Questo per lui può essere di aiuto sotto molti aspetti, ma anche un limite per altri! La presenza dell’altro infatti lo limita nell’espressione della sua volontà!


  “…se un bambino desidera qualcosa che già è in uso ad un altro, non potrà averlo e, se è normalizzato, aspetterà finchè l’altro avrà finito il suo lavoro. Così si sviluppano certe qualità sociali che sono di grande importanza: il bambino sa che deve rispettare gli oggetti che sono adoperati da un altro non perchè così gli è stato detto, ma perchè questa è una realtà davanti alla quale si è trovato nella sua esperienza sociale. Vi sono tanti bambini e un solo oggetto: l’unica cosa da fare è aspettare


E poiché questo avviene ad ogni ora del giorno, per anni, il concetto di rispettare ed aspettare entra nella vita di ogni individuo come un’esperienza che matura col passare del tempo.

Da ciò ha origine una trasformazione, un adattamento, che non è se non la costruzione stessa della vita sociale. La società non è fondata sulle preferenze, ma su una combinazione di attività che devono armonizzarsi. Dalla loro esperienza si sviluppa nei bambini un’altra virtù sociale: la pazienza, una specie di abnegazione nell’ inibizione dei propri impulsi. Così quei tratti del carattere che noi chiamiamo virtù si affermano spontaneamente. Non possiamo insegnare ai bambini di tre anni questa forma di moralità, ma lo può fare l’esperienza…”  M. Montessori “La mente del bambino”


E’così difficile per il bambino imparare ad aspettare, rispettare il tempo dell’attesa piuttosto che assecondare quella sua voglia di possesso!


Così succede nel mondo animale, tra mamme e cuccioli, o tra più cuccioli, che verranno prontamente invitati a non prendere o avvicinarsi al cibo o a qualcosa fonte di interesse e gioco in quel momento per un altro cane!


Un cane ben socializzato infatti saprà aspettare, rispettare e godere al momento giusto di ogni beneficio. Lasciamo che i cani siano loro da esempio..




Viviana Cialoni

Dog4life Onlus


LA NATURA IL PIU’ GRANDE AMBIENTE DI GIOCO!


I bambini hanno bisogno di vivere in contatto con la natura, è la più grande fonte di interesse e il più grande ambiente di gioco! Per natura infatti i bambini sono contenti di agire, conoscere ed esplorare. E lo fanno in un modo diverso dall’adulto: OSSERVANO.


Per crescere un bambino, come i cuccioli delle altre specie, deve poter impadronirsi del mondo. Lo fa attraverso il gioco, facendo disfacendo e rifacendo, stimolando e sviluppando i suoi sensi. Aumenteranno così le sue capacità cognitive; il gioco è per il bambino infatti il lavoro necessario per sviluppare l’uomo che sarà.


Se si mettono insieme i bambini e i cani, i primi sapranno perfettamente nel dettaglio come un cane gioca, quali sensi usa a seconda di ciò che sta facendo e riescono ad interagire e comunicare empaticamente tra di loro anche grazie a questa straordinaria capacità di VEDERE I DETTAGLI.


Anche i cuccioli di cane vivono i periodi sensibili di crescita, dove sarà importante che facciano più esperienze possibili sviluppando così i loro sensi e attrezzandosi cognitivamente ed emotivamente grazie alle esperienze vissute. Un cane lo farà attraverso l’esplorazione, l’olfatto, e la bocca. E’ così che conosce il mondo. Per un bambino non ci sono molte differenze, anche lui nei diversi periodi sensibili conoscerà il mondo attraverso gli odori, la bocca e l’esplorazione motoria, fino a quando padroneggerà con l’uso delle mani. Ed è proprio in questo che l’uomo si differenzia dagli altri animali, non tanto per la posizione eretta, quanto per il linguaggio e per l’uso delle sapienti mani, che Montessori chiama “LO STRUMENTO DEL CERVELLO “.


Camminare con i piedi ha permesso di muoversi nel mondo ma sono le mani che lo hanno trasformato lasciando traccia del loro passaggio. Si dice infatti che il bambino dai 3 ai 6 anni prenda letteralmente il mondo in mano!


I sensi sono la loro prima guida, mezzo di contatto appunto tra noi e l’ambiente e chiave utile ad aprirci a nuove scoperte! 


 


Viviana Cialoni

Dog4life Onlus


L’IMPORTANZA DELL’ORDINE

L’importanza dell’ordine ha origine molto lontane nel bambino, perché permette lui durante la crescita da infante a bambino di imparare ad orientarsi e a sentirsi in armonia con quanto lo circonda.


Ecco perché è importante per il bambino che i cambiamenti siano graduali, che ci siano dei rituali che gli permettano di prevedere ciò che accadrà e questo sarà per lui fonte di sicurezza.


Tanto più un bambino è sicuro tanto più si affaccerà alla vita attrezzato per le nuove scoperte, con le quali potrà arricchire il suo bagaglio di essere umano.


Così come nel mondo animale, è importante anche per il bambino avere poche regole ma essenziali, per poter vivere in armonia.


 Un bambino ha imparato a rispettare le regole quando ha imparato ad ascoltare i suoi bisogni primari e a soddisfarli, e non quando ha obbedito all’ordine dell’adulto.


“...La disciplina deve essere attiva. Non è detto che sia disciplinato un individuo reso muto e immobile. Quello è un individuo annientato, non disciplinato; lo è invece chi è padrone di se stesso e quindi può disporre di sé ove occorra in una regola di vita.” (da La scoperta del bambino M.Montessori, 1950 ).


Nel caos non c’è possibilità di apprendimento. La mente ha bisogno di ordine per apprendere, e l’ordine esterno corrisponderà ad un ordine interno.


Il gioco, fonte inestimabile di apprendimenti, permette ai bambini come ai cuccioli di animali, di sviluppare i sensi ed ampliare le conoscenze, si rivela un’occasione quotidiana per l’adulto nel guidare il bambino nella consapevolezza di quanto l’ordine lo aiuti nella sua crescita. Generalmente infatti molti genitori in un contesto caotico si trovano a dover far fronte ai “capricci “dei bambini, che rispecchiano in realtà il disagio che in quel momento il bambino stesso sta vivendo.


Invitarlo a fare ordine durante il gioco, magari aiutandolo inizialmente, farà scoprire al bambino l’importanza dell’ordine stesso; sperimenterà di sapere dove potrà ritrovare i suoi giochi ogni volta che ne avrà voglia imparerà a prendersene cura e riuscirà a concentrarsi maggiormente utilizzandone uno alla volta. Competenze fondamentali per la sana crescita dell’uomo che sarà.


In questo la nostra Life è una campionessa !


 


Viviana Cialoni

Dog4life Onlus


LE ROUTINE

Le routine sono importanti per i bambini più di quanto possiamo immaginare. Ciò che per noi corrisponde ad un’abitudine per loro è fonte di organizzazione ed orientamento, in un tempo lento, scandito da tutto ciò che vive, che per il bambino diventa rituale.


C’è un periodo sensibile in cui il bambino sviluppa il senso dell’ordine che corrisponde dalla nascita all’età dei tre anni. Come già spiegato nell’articolo riguardante questo argomento, il nuovo essere ha bisogno di adattarsi ad un ambiente in gran parte a lui sconosciuto e strutturare un modello di comportamento consono a se stesso, agendo con le sue azioni.


I bambini hanno quindi la necessità di vivere chiare routine quotidiane che scandiscano la giornata e che diano sicurezza, permettendo al piccolo uomo di sviluppare autonomia e di evitare stati di ansia e incertezza legati al non sapere cosa accadrà dopo.


Anche noi adulti siamo soliti pianificare le giornate organizzandole, abbiamo bisogno di sapere come procedere e  agire con ordine, e quando questo non accade,  come si suol dire ”saltano i programmi“ siamo infastiditi o innervositi. Tanto più vale per i bambini.


Ogni famiglia ha la sua organizzazione, non ha importanza tanto l’orario da seguire ma la successione con la quale si svolgono le attività. Mantenere la stessa successione creerà sicurezza nel bambino e quindi un agire sicuro, evitando capricci, come se gli venisse offerta una strada sulla quale camminare dove il suo procedere è in autonomia.


Un altro aspetto fondamentale è lo scandire del tempo. I più piccoli possiamo aiutarli anticipando verbalmente cosa accadrà e successivamente che quel tempo per quella cosa sta per finire; crescendo possiamo invece aiutarli con dei sostegni visivi che possono essere clessidre o direttamente le lancette dell’orologio.


Non dovrà essere una tabella di marcia trasformando i genitori in sergenti!


Può essere utile anche scandire la giornata con delle immagini in sequenza sia per i piccoli che per i più grandi, in cui vengono riportate le “abitudini” da seguire come ad esempio: al mattino faccio colazione, mi lavo, mi vesto, inizio le mie attività, poi pranzo ecc.


In questo momento di cambiamento mantenere comunque le proprie abitudini scandendo la giornata aiuterà i bambini a stare sereni, anche se non in un ambiente come il nido, la scuola dell’infanzia o la scuola primaria, portando avanti comunque i loro impegni e il loro lavoro. L’uomo ha bisogno di costruirsi, e questo … nonostante ciò che accade nel mondo, rimane fonte di vita che non avrà mai fine.


Lo scandire del tempo attraverso le azioni , la regolarità , l’anticipazione e la capacità di adattamento per ritrovare l’armonia e l’ordine interno che da sicurezza anche di fronte a situazioni diverse


Fate fare ai bambini, seguendo il loro tempo, in un tempo organizzato. Non solo vi aiuterà nella gestione della giornata, ma sarà per loro un prezioso regalo…



Viviana Cialoni

Dog4life Onlus

LE NUOVE ABITUDINI



Tra quanto potremmo tornare a quella che ognuno di noi definisce normalità?


Non lo sappiamo, ma quello di cui abbiamo la certezza adesso è che dovremmo indossare la mascherina.


Una novità non da poco e tanto meno poco faticosa da mettere in pratica, sia per i bambini che per gli adulti o per tutti coloro che abbiano difficoltà ad accettare i cambiamenti.


Se al momento sarà strano, l’uso della mascherina può diventare normale. Come?


Iniziando già da adesso ad abituare i nostri bambini ad indossarla in casa, come gioco ad esempio;


oppure possiamo proporgli addirittura di aiutarci nella realizzazione di alcune mascherine colorate.


I bambini sono molto orgogliosi di poter aiutare un adulto nella realizzazione di qualcosa di utile ed importante! Non solo, saranno altrettanto fieri di mostrare il loro capolavoro a tutti!


Proporre di disegnare e colorare la loro mascherina su un foglio bianco, forarla e aggiungere due elastici può essere il primo passo per desensibilizzarli a questo nuovo presidio di sicurezza.


In un secondo momento possiamo sovrapporre la mascherina di carta ad una di stoffa così che il bambino potrà vestirle contemporaneamente.


Oppure possiamo osare con delle tempere per tessuti che permetteranno di personalizzare in maniera permanente la mascherina, resistendo ad ogni lavaggio!


Ma ancora una volta lasciamo che a dare loro esempio siano i nostri amici a quattro zampe!



Viviana Cialoni

Dog4Life


L'IMMAGINAZIONE!



In questo momento storico la realtà ci mette a dura prova… ma tutti i bambini sono portatori di salvezza, hanno la capacità di usare l’immaginazione e la fantasia che può trasportarli in un mondo “altro” per assecondare momentaneamente i loro bisogni.


La fatica di restare a casa è molto sentita da noi adulti,nonostante abbiamo la capacità di gestire le emozioni, la competenza per capire realmente cosa sta succedendo nel mondo, cosa sia una pandemia e per quale reale motivo è così importante rimanere distanti da altre persone.


Tutto questo è comunque l’antitesi dell’essere umano e della sua natura, essendo l’uomo un “animale sociale”, che ha bisogno di contatti reali e di scambi affettivi; è quindi quasi impossibile che un bambino abbia la competenza emotiva di tradurre dentro di se cosa sta accadendo ed il perché di tutte queste privazioni, che restano comunque bisogni primari.


L’immaginazione è uno strumento molto importante utilizzato a supporto di questa realtà. Uno dei primi a scoprirne il potere e l’importanza fu il fondatore della psicoanalisi, Sigmund Freud che definì la fantasia il modo per esprimere bisogni insoddisfatti che altrimenti non potrebbero emergere.


 L’uomo, inteso come persona sia essa bambino o adulto, tende al piacere, ma mai come in questo momento la realtà lo costringe a rinunciarvi: così la fantasia consente di accedere a mondi in cui i desideri possono essere soddisfatti, evadendo dai limiti del quotidiano. I sogni a occhi aperti ci consolano per ciò che non siamo o non abbiamo, mitigano le nostre ansie, ci consento di far diventare, almeno nella mente e per un tempo limitato, momenti faticosi in attimi di piacevoli vissuti.


Per noi adulti l’immaginazione non è solo un sollievo, ci serve “concretamente”, perché è anche uno strumento per anticipare il futuro: quando pensiamo a quale vacanza scegliere, alla reazione che avrà il nostro compagno di fronte ad una sorpresa ricevuta, mettiamo a frutto le nostre capacità di immaginazione.


E’una delle frasi più belle che dice un bambino: POTREI FARE COSI’!


L’immaginazione è quindi uno strumento di adattamento: senza di essa non avremmo alternative al presente, non immagineremo altre possibilità sia presenti che future non mettendo quindi in atto nessuna strategia che possa portare a modificare per quanto possibile ciò che ognuno di noi vive nella propria realtà, facendo riferimento alle proprie risorse. Un motore quindi che accende e risveglia la voglia di mettersi in gioco e sviluppare competenze, sia per i piccoli che per i grandi!


Un bambino che gioca con la fantasia non ne è quindi sopraffatto, ma le concede spazio, mettendola al servizio della realtà per concepire soluzioni originali a ciò che in quel momento sta vivendo, secondo la sua personale interpretazione. Soprattutto nel periodo dell’infanzia, quando realtà e fantasia si intrecciano, è importante stimolare l’immaginazione dei bambini, sia per capirli meglio che per renderli adulti migliori e fiduciosi nei confronti della vita. Spesso il senso di rassegnazione di fronte a situazioni faticose induce in noi adulti un atteggiamento di sfiducia, che trasmettiamo consciamente o meno ai nostri figli, sminuendo i loro naturali impulsi dati dai sogni, giudicando le loro fantasie stupidaggini.


Questo certo non significa far vivere un bambino distaccato dalla realtà, per quanto essa possa essere più o meno faticosa. Nonostante il bambino ne sia a conoscenza, è importante però lasciargli la possibilità di mettere in atto strategie di resilienza, che gli permettono di tradurre, decifrare e sopportare realtà per lui troppo difficili in quel momento.

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