Autore: Alberto Mestriner
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1 giugno 2024
Roberto Campanile, Educatore cinofilo e Istruttore per cani assistenti , presidente attuale di Dog4Life ETS ha svolto la formazione per la certificazione di un “HearingDog” (cane per persona non udente). Uma, così si chiama il Collie ( Pastore Scozzese) a pelo raso è il primo cane pernon udenti formato da Dog4Life e certificato ADI (Assistance Dogs International). Roberto è un istruttore cinofilo dal 2006, un istruttore per cani assistenti dal 2009, esperto in molti campi della cinofilia, oltre che responsabile nazionale per tutti i progetti di Pet Therapy svolti da Dog4Life ETS sul territorio nazionale. Milanese di nascita, svolge con passione e dedizione tutte Le sue molteplici attività e responsabilità Come hai conosciuto Eva? Ho conosciuto Eva dopo che lei aveva contattato D4L. Eva aveva già fatto delle formazioni con Uma come hearing dog in Francia e stava cercando un’associazione per completare la formazione ed ottenere una certificazione valida a livello internazionale. Tramite ADI è risalita a noi,Eva attualmente vive a Milano, quindi essendo anch’io a Milano sono diventato il suo istruttore. Per il nostro protocollo è fondamentale che l’istruttore viva vicino al client. 2) Raccontaci il vostro primo incontro? Come da protocollo il nostro primo incontro è stato conoscitivo; sono andato a casa sua in centro a Milano.L’obiettivo è quello di conoscere il client e il cane conoscere, capire il training fatto fin ora e comprendere se ci sono problematiche. Terminata la valutazione si stabilisce il training che, come per una certificazione da privato ha una durata minima di 6 mesi, oppure se è necessario un periodo più lungo. All’inizio abbiamo avuto qualche difficoltà di comunicazione, anche se Eva sente il suono delle parole,grazie all’impianto cocleare, lei parlava solo francese e poco l’italiano, quindi grazie al suo fidanzato che faceva da traduttore, siamo riusciti a comunicare. Credo che questa catena di comunicazione ci ha portato subito ad un livello di sintonia e simpatia abbastanza fuori dal normale. E subito apparso evidente è che Uma aveva qualche difficoltà relative alla socializzazione, abbaiava, era timida con le persone ed era sotto stress appena usciva da casa. Il primo lavoro era modificare questo, offrirle maggiore tranquillità, darle maggiore fiducia in se stessa e modificare leggermente la modalità dell’educazione di base. Per un cane d’assistenza è importante innanzitutto il benessere psicologico e l’equilibrio. Riprendendo l’educazione di base seguendo un metodo cognitivo abbiamo rapidamente avuto degli ottimi risultati. Era necessario fare queste lezioni per permettere ad Uma di svolgere le sue funzioni di Hearing Dog in tutta serenità, quindi all’inizio ci vedevamo molto spesso. L’altro grande lavoro ‘ stato quello di non far rispondere il cane solo per via dei premi tenuti in in mano. Un cane d’assistenza deve imparare a svolgere le proprie funzioni indipendentemente dall’avere gratificazioni sempre con sé Quale era l’intenzione del cambio di training? Eva ha visto la differenza? Si molto rapidamente Eva si è accorta che il training cosi’ impostato ha portato a una svolta in Uma, che era più serena, senza stress o preoccupazioni. Anche il compagno di Eva ha fornito un aiuto enorme, le ha guidate e supportate: si potrebbe dare ad Alessandro un titolo di istruttore cinofilo ad honorem! Si può dire che è stato un lavoro di team a 4 , Eva- Uma-Alessandro- Roberto. Con Eva avevate già deciso le caratteristiche/ i compiti ideali di un “Hearing Dog” ( cane assistente per non udenti)? Si dal primo momento gli obiettivi sono stati comuni; ogni iter di formazione viene discusso e concordato e approvato affinché la formazione del cane assistente sia totalmente una collaborazione. Per il nostro protocollo il client ha una funzione fondamentale anzi, principale nella formazione del cane, deve partecipare attivamente nella preparazione del proprio cane e ci deve guidare nella scelta dei tasks piu’ utili nella sua vita quotidiana. Quali sono le caratteristiche/ i compiti/ task/ che avete deciso insieme, i requisiti dell’hearing dog? Un cane assistente, deve innanzitutto essere felice e sereno di fare il proprio, deve avere un rapporto con il proprietario di completa fiducia, deve trovarsi a suo agio in qualsiasi situazione perché deve accompagnare il client ovunque durante tutta la sua vita. Uma aveva già delle competenze acquisite come hearingDog, ma erano però limitate alla segnalazione del telefono e di un campanello in casa. Le competenze erano limitate al suo habitat. Le segnalazioni erano non molto evidenti e stimolate da comportamenti inconsci di Eva che facevano si di dire a Uma quando segnalare, cosa che non va assolutamente bene. Cosa avete fatto per ovviare a questa situazione? Come detto precedentemente, prima abbiamo lavorato sull’ equilibrio mentale del cane e sulla sua indipendenza.Eva in questo modo ha compreso che non era sempre necessario dare l’aiuto ad Uma! Insomma, trasformarsi da “mamma” ad insegnante. L’equilibrio outdoor invece e’ stato importante perche’ poi il cane impari a lavorare in esteno, senza preoccuparsi di cio’ che le sta intorno. Tutto questo è avvenuto gradualmente, poi abbiamo potuto portare Uma in ambienti con confusione (parchi,metropolitana e centro di Milano) e vedere che lei stava serena, tranquilla e riusciva anche a divertirsi. Eva ha delle “orecchie bioniche” (impianto cocleare)quindi il compito principale di Uma è avvertirla quandosi toglie gli ausili? Il compito di Uma è di segnalare bene quando suona il telefono, suonano alla porta o al citofono e la cosa più importante che abbiamo introdotto è la segnalazione di allarmi, incendio quando Eva dorme senza i suoi ausili auricolari. Uma non aveva come compito la segnalazione degli allarmi antincendio, gas o altri. Questa è era una parte molto importante e vitale. Gli ausili permettono di sentire abbastanza ma senza Eva non sente i rumori. Abbiamo insistito su una segnalazione molto più attiva e forte, Uma era molto delicata nel segnalare; quindi, sui suoni ci voleva una segnalazione di maggiore intensità. Come avete inserito l’intensità e gli allarmi? Inserire il riconoscimento dei suoni non è stato molto difficile sia per l’intelligenza che la sensibilità del cane, è stato più difficile insegnare ad Uma ad essere più“invasiva” nella segnalazione. Le era stato insegnato a toccare Eva con la zampa, ma leggermente. Cambiare il tipo di segnalazione era molto importante perché, se con il tocco della zampa non l’ avesse svegliata sarebbe stato pericoloso per la loro vita. Il punto più importante della preparazione del cane era salvare Eva in caso di pericolo! Posso perdere una telefonata, una consegna di una raccomandata ma se c’è un incendio ci dobbiamo salvare! Avete anche generalizzato la segnalazione dell’allarme antincendio? Si entro certi limiti, per esempio farlo in metropolitana avrebbe creato panico nel pubblico quindi lo abbiamo fatto nei luoghi pubblici abbassando il suono o avvertendole persone. Esempio; mentre Uma giocava con altri cani abbiamo adoperato una sirena portatile e l’abbiamo fatta suonare,ottenendo anche li, una buona segnalazione del cane. Comunque, anche in ambienti affollati o all’aperto con suoneria del telefono bassa, Uma ha imparato a segnalare. Anche una sirena antincendio da lontano o in un locale affollato è essenziale che il cane le segnali il pericolo.